Bonaetè: S’ingurtidorgiu

S’ingurtidorgiu de Bonaeté cattura parzialmente le acque che scorrono lungo il basamento ercinico della omonima valle, costituito da rocce metamorfiche di medio grado. L’ingresso della cavità era ostruito da detriti alluvionali e di versante, nonché da enormi massi dolomitici di taglia variabile dal 1/2 m ai 3-4 m; molti sono probabilmente franati, altri provengono, molto verosimilmente, dallo sbancamento effettuato per aprire la strada adiacente che conduce sino all’abitato di Lodè.

Il G.G.N. ha organizzato una serie di escursioni al fine di tentare la disostruzione, riuscendo ad aprire un passaggio verso la fine del 2008. L’importanza speleologica di questo risultato è notevole perché permette al gruppo di verificare “personalmente” il collegamento, peraltro già verificato negli anni passati con l’uso di fluorescina, fra l’inghiottitoio di “Bonaeté” e le grotte di “Locoli” e “Fruncu ‘e Oche” di Siniscola. Attualmente sono stati esplorati circa 500 m di grotta con un dislivello di circa 250 mt.Il G.G.N. ha organizzato una serie di escursioni al fine di tentare la disostruzione, riuscendo ad aprire un passaggio verso la fine del 2008. L’importanza speleologica di questo risultato è notevole perché permette al gruppo di verificare “personalmente” il collegamento, peraltro già verificato negli anni passati con l’uso di fluorescina, fra l’inghiottitoio di “Bonaeté” e le grotte di “Locoli” e “Fruncu ‘e Oche” di Siniscola. Attualmente sono stati esplorati circa 500 m di grotta con un dislivello di circa 250 mt.

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