La modificazione delle abilità di orientamento in ambiente estremo
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Progetto di ricerca a cura della Dott.ssa Alessandra Onida
PREMESSA
L’ambiente speleologico per le sue peculiarità è stato fatto oggetto di ricerca specialmente di tipo naturalistico (geofisico e faunistico). Le ricerche relative all’interazione tra uomo e ambiente grotta sono risalenti al periodo tra gli anni 70 e 90 e si sono focalizzate sullo studio di come l’assenza di luce potesse influenzare i ritmi vitali nell’uomo.
Le innovazioni tecnologiche, l’uso della metodologia sperimentale in ambito psicobiologico oltre che le recenti conoscenze in ambito neuro scientifico, attualmente permettono e rendono particolarmente interessante l’esplorazione del comportamento e delle funzioni cognitive dell’uomo in grotta.
OBIETTIVI GENERALI
- Cambiamento di paradigma: considerare la grotta non solo per le potenzialità turistiche ma anche come risorsa in grado di attrarre ricercatori e tecnologie in ambito sia ambientale che psicobiologico.
L’ambiente grotta è pensato come contesto sperimentale naturale privilegiato che permette di conoscere il funzionamento umano.
Questa nuova visione dell’ambiente sotterraneo e la valenza scientifica del presente progetto ha determinato l’interesse dell’Agenzia Spaziale Europea che lo sostiene gratuitamente fornendone il patrocinio.
- Valorizzare l’ambiente sotterraneo della Sardegna tramite due azioni: 1) la divulgazione scientifica che permette di sottoporlo alla conoscenza e all’attenzione di ricercatori a livello internazionale; 2) la didattica ovvero l’adattamento dei contenuti scientifici derivanti dalle ricerche in Sardegna ai diversi fruitori (per es. gli allievi delle scuole).
OBIETTIVO SPECIFICO
Premessa: La ricerca in psicologia sperimentale ha dimostrato che l’uomo quando deve orientarsi e si deve muovere all’interno di un ambiente utilizza due fonti di informazioni: le informazioni allocentriche che derivano dall’esterno (i punti di riferimento che in un contesto urbano possono essere per esempio un semaforo o un palazzo) e le informazioni ideotetiche, che derivano dal nostro corpo (ovvero i segnali derivanti dai movimenti del nostro corpo nello spazio e rispetto a se). La ricerca neuropsicologica indaga le correlazioni tra queste due fonti di informazioni, il comportamento e l’attivazione di specifiche aree cerebrali.
Uso della grotta e lo studio del comportamento degli speleologi per comprendere le modalità di orientamento topografico dell’uomo.
L’ambiente grotta e l’uso di un illuminazione non diffusa riducono notevolmente le informazioni allo centriche ma non quelle ideotetiche.
S’ipotizza che gli speleologi esperti posseggano migliori capacità di fare uso delle informazioni ideotetiche per l’orientamento nello spazio sia rispetto agli speleologi non esperti che rispetto ai non speleologi. Si presuppone che le abilità di utilizzo delle informazioni ideotetiche da parte degli speleologi esperti, rispetto a quella dei non esperti, sia un abilità non temporanea ovvero non legata al periodo di ingresso in grotta ma consolidata e stabile che viene utilizzata anche all’esterno della grotta.
S’intende mettere alla prova tale ipotesi confrontando il comportamento degli speleologi esperti rispetto a quelli meno esperti e ai non speleologi in tre momenti: prima dell’ingresso in grotta per un periodo di durata di almeno 5 giorni, immediatamente dopo l’uscita dalla grotta e a distanza di alcuni mesi.
DETTAGLI DEL PROGETTO SCIENTIFICO
PARTECIPANTI
3 gruppi di soggetti. I gruppi dovranno essere parificati per età, sesso e scolarità in modo che i risultati possano essere confrontabili. I partecipanti allo studio dovranno avere anamnesi negativa per patologie neurologiche e/o psichiatriche e/o endocrino metaboliche.
I partecipanti saranno divisi in due gruppi sperimentali (gruppo 1 e 2) e un gruppo di controllo (gruppo 3).
Gruppo 1
10 speleologi esperti cosi definiti: speleologi con un’esperienza almeno quinquennale, con una frequenza media di due ingressi in grotta al mese, con una conoscenza di almeno 3 grotte.
Gruppo 2
10 speleologi non esperti cosi definiti: speleologi con un’esperienza minore di 3 anni, con una frequenza media di ingresso in grotta inferiore a una volta a bimestre, con la conoscenza di 1 grotta.
Gruppo 3
30 non speleologi cosi definiti: soggetti che non hanno mai fatto ingressi in grotta se non percorsi turistici.
PROVE
Le prove consisteranno in test di psicologici finalizzati a esplorare le seguenti abilità: la memoria spaziale a breve e lungo termine, la memoria topografica, l’uso di coordinate di riferimento esterne e interne, le abilità di orientamento, l’abilità di stima delle distanze. Alcune delle prove verranno svolte all’interno della grotta, altre all’esterno. Le prove misureranno i tempi di reazione, il numero delle risposte corrette e il tipo di errori, da tali indici si identificheranno i livelli delle abilità cognitive oggetto di studio.
Probabile utilizzo di campioni biologici al fine di esplorare come i livelli ormonali possono influenzare le prestazioni cognitive.
Tutte le prove dovranno essere ripetibili e eventualmente avere forme parallele al fine di evitare effetto apprendimento.
TEMPI
Le valutazioni avranno luogo in tre tempi:
T0: valutazione circa 2-5 giorni prima dell’ingresso in grotta.
Tr: valutazione durante la permanenza in grotta.
T1: valutazione entro 2 giorni dall’uscita dalla grotta.
T2: valutazione a 3 mesi dall’uscita dalla grotta.
SPAZI
- Una stanza attrezzata per la somministrazione delle procedure di valutazione della memoria spaziale a breve e lungo termine.
- Un ambulatorio o studio attrezzato con computer per la somministrazione delle prove cognitive e per l’analisi dei dati.
- Le grotte.
MODALITA’ DI ELABORAZIONE
I dati verranno elaborati solo in forma aggregata tramite strumenti statistici.
MODALITA’ DI PROMOZIONE E DIVULGAZIONE
Sono previste 2 modalità di divulgazione:
1) Scientifica:
- stesura di un articolo scientifico e proposta di pubblicazione in riviste internazionali specializzate sia nell’ambito della speleologia sia nell’ambito delle neuroscienze e psicobilogia. Le pubblicazione in riviste internazionali saranno in lingua inglese;
- partecipazione a conferenze e convegni per la presentazione orale o tramite poster, del progetto e dei risultati;
- organizzazione di conferenze con l’obiettivo di illustrare i risultati del progetto, rinforzare la collaborazione tra enti e associazioni e crearne delle nuove, attrarre nuovi interventi di ricerca e conseguenti finanziamenti per un futuro proseguimento delle attività iniziate.
2) Didattico/divulgativa:
- stesura di testi da inserire nei siti internet dedicati all’attività speleologica;
- presentazione del progetto in termini facilmente accessibili presso le scuole dell’Isola e su richiesta anche esterne.
AUTORIZZAZIONI
Tutti i partecipanti dovranno sottoscrivere un consenso informato e una dichiarazione di autorizzazione all’utilizzo dei dati personali.
I dati dei singoli partecipanti verranno divulgati in forma aggregata, qualora fosse necessario sottolineare i risultati dei singoli questi saranno diffusi solo ed esclusivamente in forma anonima.
Qualora la normativa di riferimento lo richieda si inoltrerà la domanda di autorizzazione allo svolgimento della presente ricerca al Comitato Etico.
DURATA DEL PROGETTO
3 anni
Pianificazione delle azioni durante il periodo di svolgimento
(vedi allegato A)
SEDE
Grotte situate presso il comune di Oliena (Nuoro).
Stanza presso la sede del gruppo grotte per la valutazione della memoria spaziale a breve e lungo termine.
Sede del gruppo grotte per le attività amministrative.
Ambulatorio di Neuropsicologia presso l’U.O. di Neurologia per lo svolgimento, delle prove psicometriche cognitive e per l’elaborazione dei dati e la stesura dei resoconti scientifici.
SOGGETTI PROPONENTI-COLLABORAZIONI E PATROCINI
ASSOCIAZIONE/SOCIETA’/ ENTE
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RUOLO |
RIFERIMENTO |
CONTRIBUTO |
Gruppo Grotte Nuorese
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Soggetto proponente |
Presidente |
Soggetti sperimentali: gruppi 1,2 Appoggio logistico all’interno della grotta |
U.O. di Neurologia, Ospedale “S. Francesco” A.S.L. 3 Nuoro |
Collaboratore |
Dott.ssa Anna FilomenaTicca, direttore della struttura complessa di Neurologia e Stroke Unit; Dott.ssa Alessandra Onida, Specialista in Neuropsicologia responsabile del progetto di ricerca |
Appoggio logistico esterno e supporto scientifico tenuto conto della regolamentazione relativa agli accessi |
Dipartimento di Psicologia Facoltà di Medicina e Chirurgia Università La Sapienza Roma |
Collaboratore |
Prof.ssa Cecilia Guariglia Ordinario di Psicologia Fisiologica e Psicobilogia, Direttore della scuola di specializzazione in Neuropsicologia |
Supporto scientifico e metodologiche alla ricerca alla elaborazione dei dati e alla stesura dei risultati Accesso al materiale bibliografico |
Comune di Oliena |
Collaborazione |
La richiesta di collaborazione è inoltrata perché possa essere formalizzata dal consiglio comunale. |
Autorizzazione agli accessi nelle grotte presenti nel proprio territorio comunale |
Agenzia Spaziale Europea |
Patrocinio |
Dott.ssa Loredana Bessone, responsabile del progetto “ESA Caves” |
Supporto alla divulgazione dei risultati |
COMUNICAZIONE E RENDICONTAZIONE
Ogni 6 mesi verrà inviata all’amministrazione finanziante la rendicontazione economica oltre che una comunicazione esaustiva sullo stato di avanzamento del progetto.
SVILUPPI FUTURI
- I risultati ottenuti che verifichino o falsifichino le ipotesi sperimentali costituisco la prima base scientifica per l’uso della grotta come ambiente sperimentale per la messa alla prova delle attività cognitive.
Tale stato definisce un punto di partenza per lo svolgimento di nuove sperimentazioni.
- Le collaborazioni messe in atto per lo svolgimento del progetto potranno produrre nuovi progetti da effettuare in paternariato.
- La presenza di ricercatori e le pubblicazioni internazionali permetteranno non solo di far conoscere le risorse ambientali sotterranee della Sardegna ma permetteranno di attrarre l’attenzione di ricercatori a livello nazionale e internazionale
- La divulgazione e pubblicizzazione con didattica dedicata a ciascun specifico gruppo di clienti (scuole, professionisiti, turisti) permette la costruzione di una visione innovativa e sicuramente più familiare dell’ambiente grotta.
- La costruzione di un software per la produzione della realtà virtuale di una grotta (già rilevata tridimensionalmente) permette oltre che altri usi scientifici anche quelli ludici e didattici, quest’ultimo nel caso in cui tale apparecchiatura sia utilizzata all’interno del museo speleologico (in allestimento presso la sede del Gruppo Grotte di Nuoro).